Quando si è diffusa la notizia della morte di Whitney Houston, una delle prime ipotesi fatte dalla stampa locale è stata che la cantante fosse vittima di overdose.
Tuttavia il suo compagno Ray-J e alcuni membri del suo staff hanno inizialmente smentito la circostanza, parlando di un improvviso malore.
Oggi arrivano dei parziali chiarimenti circa la causa ufficializzata della morte di Whitney Houston, avvenuta in una camera dell’hotel “Beverly Hilton”.
A quanto pare il decesso sarebbe avvenuto per annegamento nella vasca da bagno, fatto sicuramente dovuto all’uso cronico di cocaina ma non ad overdose.
A ciò va però ad aggiungersi l’evidenza di una patologia cardiaca di cui soffriva la Houston, affetta – stando dai primi risultati dell’autopsia trapelati – anche da aterosclerosi.
L’esame tossicologico ha messo inoltre in luce la presenza di tracce di marjiuana e di alcuni farmaci di tipo antidepressivo nel sangue che, stando al referto del coroner, non avrebbero tuttavia avuto un ruolo attivo nella morte di Whitney Houston.
Fin qui le voci, supportate però dall’ammissione dell”Ufficio di medicina legale di Los Angeles che parla di morte accidentale e conferma in toto la versione trapelata su alcuni tabloid.
Tuttavia entro le prossime due settimane lo stesso Ufficio stilerà un report completo e dettagliato che dunque diventerà il documento ufficiale sulle circostanze della morte di Whitney Houston.
Morte di Whitney Houston: causa ufficializzata
E’ stata ufficializzata e chiarita la causa della morte di Whitney Houston, avvenuta lo scorso 12 febbraio 2012 all’interno di una camera del “Beverly Hilton”, hotel a Beverly Hills.
