Il noto cantante calabrese era da tempo malato, ma non aveva perso mai il sorriso che lo aveva contraddistinto durante tutta la sua carriera musicale.
Reitano si e’ spento nella sua abitazione di Agrate Brianza alle ore 21.20 di ieri sera. Al capezzale il fratello Franco, la moglie Patrizia e le figlie Giuseppina Elena e Grazia Benedetta.
Il cantante era malato da due anni, ed era stato sottoposto a un intervento chirurgico un anno e mezzo fa e, successivamente, nello scorso novembre ma senza il risultato sperato.
Mino Reitano era nato nei pressi di Reggio Calabria da una famiglia umile, trasferitosi giovanissimo in Germania, muove i primi passi della sua carriera musicale insieme ai suoi fratelli formando la band I fratelli Reitano, dandosi al rock and roll.
Proprio in Germania inizia ad avere un grande successo e tornato in Italia nel 1966
partecipa al Festival di Castrocaro, per poi debuttare nel 1967 al Festival di Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, Non Prego per Me.
Nel 1968 è in hit parade con Avevo un Cuore (che ti Amava Tanto) e Una Chitarra Cento Illusioni.
È grazie al successo di questi brani che poté acquistare un appezzamento di terreno ad Agrate Brianza dove costruì Reitanopoli, una sorta di ranch in cui portò a vivere l’intero parentado.
Sono gli anni in cui inanellerà una serie di ottimi piazzamenti e riconoscimenti artistici, scrivendo brani per grandi interpreti della musica italiana come Mina o Ornella Vanoni.
Non mancano le partecipazioni in numerosi show televisivi, anche come compositore di sigle musicali, ottiene un notevole successo con Italia, presentata al Festival di Sanremo nel 1988.
Una lunga carriera artistica dunque per Mino Reitano che vogliamo salutare con il titolo di un suo brano del lontano 1972: Stasera non si Ride e non si Balla…
Fonte: Ansa